venerdì 25 febbraio 2011

Lo sprezzo di Luttwak e il vento di libertà di là dal mare

Edward Luttwak su Russian TV spiega con tono altezzoso e davvero sprezzante perché i mercati finanziari non mostrano grandi reazioni davanti alle convulsioni del Nord Africa.
Sono paesi, dice, che non contano niente. Il centro del mondo è da tutt’altra parte, in Estremo Oriente, sul Pacifico, ben lontano da Tripoli e dal Cairo. “Qui stiamo parlando di paesi che non producono niente di significativo, che non inventano nulla, che non generano pensiero e innovazione. Non sono importanti, tutto qui, non hanno nessuna importanza”.
Non gli sorge il sospetto che forse è perché non sono liberi.
E non gli balena l’idea che forse se non sono liberi, la colpa non è tanto degli arabi, ma dell’Occidente che da un secolo li ha calpesti e derisi, ha fatto di tutto per dividerli e, sostenendo le tirannidi sue amiche, ha reso inevitabili quelle ostili.
Se davvero la battaglia che è in corso sfocerà in quell’ondata di libertà che si prospetta, si può forse sperare che Luttwak sia colto alla sprovvista da un rinascimento arabo non meno intenso e vivo di quello che trasfigurò la Spagna alla caduta di Francisco Franco.

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