Ieri Bersani per radio. Costretto a rispondere ad un ascoltatore ottenebrato di bonaiutitudini, che lo accusava di fare solo antiberlusconismo. Dopo avere, con grande pazienza, richiamato tutte le manifestazioni di volenteroso propositivismo di cui il suo partito è stato sempre capace, è sbottato:
ma è Berlusconi che ci costringe a preoccuparci di lui, tenendo perennemente occupati parlamento e governo a risolvere "i suoi problemi personali".
Ora, non è un po' curioso chiamare "problemi personali" le violazioni della legge compiute, per lo più con finalità strettamente politiche, dal capo di governo di un paese democratico?
Quelle finalità politiche (vedi i post in materia qui sotto), a quanto pare, sfuggono al capo dell'opposizione. Ma dovrebbero essere preoccupanti anche se perseguite senza violazioni di legge. Che questo sia risultato impossibile, poi, dovrebbe essere un chiaro indice del carattere sovversivo dei propositi dell'amato cavaliere. Invece si continua a considerarlo un normale interlocutore politico di centro-destra, casualmente afflitto da qualche "problema personale".
Senza accorgersi che in tutto l'Occidente ci sono ben poche forze politiche che siano più a destra di lui.
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