Un altro passo verso la guerra aperta,
un'altra mossa verso il cataclisma.
L'espulsione di oltre cento diplomatici
russi annunciata dagli Stati Uniti seguiti da altri venti paesi,
quindici dei quali dell'Unione Europea, rappresenta, come ha
dichiarato esultante il ministro degli Esteri inglese Boris Johnson
“la più grande espulsione collettiva di agenti dell'intelligence
russa della storia”.
E' una mossa evidentemente destinata a
portare alle stelle la tensione fra Russia e Occidente. Per
l'ambasciatore russo a Washington Anatolij Antonov, questo è il
colpo che “distruggerà quel poco che è rimasto dei legami fra
Russia e Stati Uniti”, riferisce Il
Sole 24ore.