Lettera di un soldato al re d’Italia:
“Maestà inviamo a V.M. questa lettera per dirvi che finite questo macello inutile.
Avete ben da dire voi, che è glorioso il morire per la Patria. E a noi sembra invece che siccome voi e i vostri porchi ministri che avete voluto la guerra che in prima linea potevate andarci voi e loro. Ma invece voi e i vostri mascalzoni ministri, restate indietro e ci mandate avanti noi poveri diavoli...”
Qualche tempo fa, un certo professore di liceo ha osato criticare sul web un certo comunicato del suo ministro. Gli è arrivato un provvedimento disciplinare. Mi domando che cosa sarà capitato a questo soldato…
Si ringraziano Peacelink e Alessandro Marescotti per la segnalazione
Caro Alberto,
RispondiEliminaancora io, il tuo commentatore solitario. Ti segnalo due link piuttosto interessanti, una notizia che dovrebbe far riflettere (un bombardamento su una protesta...) e un'intervista all'attore siriano ucciso dai terroristi a Damasco.
Baci,
Stefano
http://news.xinhuanet.com/english/world/2012-11/06/c_123917145.htm
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=IsE5u7S_4vk
Aggiungo una riflessione, dopo aver visto le ennesime foto che ritraggono i cosiddetti ribelli in combattimento. Vedo sempre giubbotti antiproiettile di ultima generazione, visori notturni, ricetrasmittenti legate alla coscia, armi nuove di produzione inglese e fisici molto allenati. Una strana spontanea sollevazione popolare, soprattutto quando il gruppo armato ha già in partenza un bel nome spendibile sui media anglo-americani e di tutto il mondo libero (l'ironia è voluta), Free Syrian Army. Insomma, fatti pochi conti, qui si tratta in tutto e per tutto del trionfo di una pratica della guerra proprio nuova fiammante: le armate mercenarie. Accidenti che novità libertaria. Mentre noi stavamo a parlare di democrazia, dal 1991 a oggi l'organizzazione dei nuovi lanzichenecchi è maturata fino a iniziare a dare i suoi frutti maturi. Un esercito privato, che agisce evidentemente per conto terzi, riesce a confrontarsi apertamente e a mettere in seria difficoltà le forze armate di un paese sovrano, e neanche dei più deboli. L'esercito arabo siriano, quello legittimo, ha già avuto più di 10.000 morti. Diecimila, in neanche due anni. Ai lanzichenecchi manca solo l'aeronautica, ma si stanno attrezzando, e l'antiaerea ce l'hanno già. Proprio tanti complimenti alle amministrazioni repubblicane e democratiche degli Stati Uniti, ai Laburisti e ai Tory britannici, alla Francia della sinistra champagne di Heny-Levy e della destra champagne di Sarkozy-Carla, e a tutti i servi latini e germanici dei petrodollari del Golfo. Facciamo attenzione, signori, che prima o poi capita anche nell'Europa del Sud.
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