giovedì 28 aprile 2011

Referendum del 12 giugno: quello che conta non è il quorum

Ore 16.30 del 12 giugno 2011: E' in corso un altro miracolo! Vedi qui i dati di affluenza parziale a tutti i precedenti referendum. 
E qui il commento ai risultati

Apprezzo molto i grandi sforzi di quanti si stanno dando da fare fin d'ora, con e-mail, Facebook e quant'altro, per reclutare votanti e raggiungere il quorum ai referendum del 12 giugno.
Ritengo tuttavia che sia stata una mossa molto avventata promuovere queste consultazioni. Perché, se il quorum non sarà raggiunto, la destra farà di tutto per inneggiare all'ennesima vittoria di Silvio Berlusconi. Per farci credere che "gli italiani" non sono affatto contrari al legittimo impedimento, alla privatizzazione dell'acqua ed, eventualmente, al nucleare. Sarebbe un falso: ma è proprio puntando al quorum che si offre il destro a questo inganno.
Perché la verità è che, anche se la Cassazione annullasse lo scippo del referendum sul nucleare, raggiungere quell'obiettivo è cosa praticamente impossibile.

mercoledì 27 aprile 2011

L’Italia bombarda la Libia, il diritto e la democrazia.

Adesso l’Italia è in guerra fino in fondo. Proprio quando l’intervento internazionale in Libia sta assumendo connotati quanto mai discutibili e pericolosi, il governo Berlusconi si decide a bombardare. Il presidente Napolitano avalla la decisione e l’opposizione si limita a invocare il rispetto della risoluzione ONU. E’ una posizione saggia?

venerdì 15 aprile 2011

Guerra di Libia: quella pace improbabile, quelle libere elezioni innominabili, quella falsa comunità internazionale.

A quasi un mese dall’intervento armato, la guerra di Libia si è ormai eclissata dalle prime pagine proprio mentre i suoi sviluppi assumono aspetti sempre più inquietanti e decisivi per il futuro del Mediterraneo e dell’intero mondo arabo e musulmano.
Quando, lunedì 11 aprile, il Consiglio Nazionale di Transizione di Bengasi ha seccamente respinto il piano di pace in cinque punti proposto dall’Unione Africana e accettato da Gheddafi, si sono vanificate, forse defintivamernte, le speranze non solo di una soluzione pacifica, ma di un esito equo e autenticamente democratico di questo conflitto.