sabato 28 luglio 2012

Risoluzione Onu 2059 (2012) sulla Siria: un caso da guerra mondiale

Ecco la traduzione italiana della terza risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu sulla Siria, approvata il 20 luglio scorso.
Questa risoluzione è altamente irrituale sul piano formale. E’ quasi completamente priva di preambolo. Non condanna, non prende atto, non esprime preoccupazioni, non richiama nemmeno, addirittura, le precenti risoluzioni 2042 e 2043, sulle quali palesemente si fonda.
Questa stranezza è certamente imputabile alla frettolosità con cui la risoluzione è stata approvata, a poche ore dalla scadenza del precente mandato UNSMIS. Ma è soprattutto il sintomo tangibile del radicale dissenso fra le potenze in Consiglio su questa vicenda. La Siria è un caso da guerra mondiale. Una guerra che, per fortuna, in questa occasione non scoppierà.

venerdì 27 luglio 2012

Believe me, it will be enough – Draghi straccia il veto di Berlino

“Believe me, it will be enough”, credetemi, sarà quanto basta. Queste sei parole di Draghi ieri a Londra hanno dato una formidabile scossa ai mercati. Lo spread è precipitato a 470 dai 540 toccati il giorno prima, Piazza Affari ha fatto un balzo del 5,62%.
Nell’oscuro linguaggio rituale dell’alta finanza, Draghi ha detto un insieme di cose che suonano chiarissime all’orecchio degli addetti ai lavori e che equivalgono finalmente ad un rovesciamento del tavolo su cui hanno giocato d’azzardo fino all’altro ieri quanti scommettevano sulla rovina dell’Italia.

lunedì 23 luglio 2012

Girando per la Grecia, non si vedono tedeschi.

Girando una decina di giorni per quel paese sfortunato e bellissimo che è la Grecia, ho notato tre cambiamenti rispetto all’anno scorso:

mercoledì 4 luglio 2012

Provincellum: un Porcellum mascherato e peggiorato.

Ci vuole veramente una gran faccia tosta per tentare di far passare l’ultima, ennesima bozza di accordo sulla legge elettorale per un superamento del “parlamento di nominati”.

domenica 1 luglio 2012

Balotelli si dimette

Balotelli è padano, sebbene scuretto.
E' Borghezio in persona che l'ha detto.
Direbbe Balotelli
se fosse Montanelli:
"Allora da padano mi dimetto."

Vertice europeo del 29 giugno: fra Bruxelles e Varsavia l’Italia s’è desta?

Il vertice europeo di Bruxelles del 28 e 29 giugno sarà certamente ricordato a lungo per la spettacolare concatenazione di avvenimenti che lo ha segnato: il carattere decisivo, quasi epocale, conferito all’incontro dalla presa di posizione di Monti, che ha messo al centro quello che davvero più conta, ossia (come da mesi sosteniamo in questo blog) l’intervento europeo sui tassi d’interesse; le aspettative di naufragio del vertice, drammatizzate dalla ripida ascesa degli spread nei giorni precedenti, generate dai caparbi rifiuti di Angela Merkel; l’intreccio con un incontro di calcio caricato di emozioni proprio dalla sua coincidenza con quegli eventi; le aspettative di sconfitta dell’Italia contro una Germania reduce dalla vittoria proprio contro la Grecia, capro espiatorio e vittima sacrificale del titanico scontro in atto sulla scena dei mercati e degli stati; e poi la vittoria della nazionale italiana a Varsavia, segnata dai boati di esultanza rimbombanti per tutta l’Europa mediterranea, proprio negli istanti più decisivi del vertice politico; quindi, alle prime luci dell’alba, il presunto cedimento tedesco sul fronte del muro anti-spread; e infine, al mattino del nuovo giorno, la caduta verticale degli spread e l’esplosione del toro rialzista su tutte le borse d’Europa.