lunedì 26 maggio 2014

Siamo sotto gli americani, lo dice la Questura

Sono andato in Questura a rinnovare il passaporto. Ho portato due foto fatte da un fotografo. 
Ho impresso diligentemente la mia impronta digitale su una specie di macchinetta con un vetro, pensando che lo facevo a beneficio degli americani, che probabilmente sono i soli che hanno un data base in grado di confrontare quell'impronta con tutte le impronte digitali del mondo.
Mentre pensavo queste cose strane, il poliziotto allo sportello mi ha annunciato:
“Queste foto non vanno bene.”
“Perché non vanno bene?” gli ho chiesto.
“Vede, gli occhi sono un poco in ombra. Io le devo scannerizzare per metterle nel data base, ma con questo passaggio l'ombra aumenta e gli occhi non si vedono bene. Non so se gliele accetteranno.”
Dico: “Scusi, ma chi le deve accettare?”
Mi fa: “Vede, noi siamo sotto gli americani, cosa va bene e cosa non va bene lo decidono loro. Se lei vuole andare negli Stati Uniti, per esempio, c'è il caso che le rifiutino l'ingresso.”
“Ma io non ci penso proprio ad andare negli Stati Uniti. Lei me le accetta queste foto?”
“Sì”
“Allora mi faccia il passaporto, per favore”.
Me l'ha fatto.




Nessun commento:

Posta un commento