sabato 24 novembre 2012

Primarie della destra: un coerente, patetico ossimoro.

Buio abbagliante, silenzio assordante, geniale idiozia: un ossimoro è un espressione che contiene due termini fra loro opposti e incompatibili. Così l’idea di primarie della destra. Non ci sarebbe ossimoro se la destra che fu di Berlusconi fosse stata davvero un centro-destra, un normale conservatorismo europeo, come hanno creduto tantissimi sprovveduti e finto di credere tanti furbastri matricolati.
Invece era un’accozzaglia formata esclusivamente di estremisti di destra di varia natura, vetero-fascisti alla La Russa, alter-fascisti alla berlusconiana, micro-para-nazisti come Bossi. Era un’accozzaglia tenuta insieme da un solo elemento, tipicamente di estrema destra: il capo carismatico, l’uomo della provvidenza, il salvatore della patria minacciata dal mostro sovversivo tipicamente inventato a proposito, gli spaventosi comunisti di D’Alema e Veltroni.
Era un’accozzaglia che incarnava in sé un’ossimoro: dispotismo democratico. Un meccanismo patologico reso possibile dal controllo dispotico sui media, il maggior canale di formazione del consenso democratico. Ma era un ossimoro in cui il secondo termine era una finzione della propaganda, mentre il primo era l’obiettivo mai dichiarato, perennemente perseguito, miracolosamente mai realizzato dal despota fallito che invano lo inseguiva.
Adesso quel despota è tramontato. Che i suoi furbi o ottenebrati seguaci tentino di rimediare alla sua assenza con un espediente radicalmente democratico, come sarebbero queste primarie in assenza di un esito preconfezionato, è semplicemente patetico. Un patetico ossimoro, pateticamente coerente con la propaganda a cui i gonzi hanno creduto e i furbissimi finto di credere. 
Un berlusconismo senza un Berlusconi non è concepibile, resta solo il vuoto. Ci vorrebbe per lo meno una Marina o un Piersilvio con lo stesso cognome, non certo la cravatta senza collo di Angelino Alfano, la cattiveria senza nome di Daniela Santanché, il nome senza persona di Giorgia Meloni. Il (mancato) dispotismo che costoro hanno servito come pecore allegre e frastornate è una cosa che non può essere plurale.
Tolto quello, resta soltanto il buio abbagliante di queste sgangherate primarie, il silenzio assordante dei loro penosi battibecchi, il dubbio angoscioso di quel telespettatore che ha mandato un twit in televisione per chiedere: “Ma perché se Berlusconi si candida non si possono tenere le primarie?”. Complimenti: geniale idiozia.

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