tag:blogger.com,1999:blog-25269676869765293.post855657571438975477..comments2022-03-25T14:20:47.910+01:00Comments on Politics, poetry and peace - Alberto Cacopardo: Intervento in Libia: paralisi realista e fantasie di visionariAlberto Cacopardohttp://www.blogger.com/profile/06155588205110802397noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-25269676869765293.post-66879994156369458192011-03-11T11:49:21.221+01:002011-03-11T11:49:21.221+01:00caro Alberto, rispondo perché la cosa mi sta molto...caro Alberto, rispondo perché la cosa mi sta molto a cuore (come si vede da "NO alla no-fly zone" nel mio blog). Le tue considerazioni sul metodo del possibile intervento Usa mi trovano molto d'accordo, meno la tua proposta 'pacifista'. Effettivamente sembra che la gente sia AUTOMATICAMENTE condizionata a pensare e aspettarsi il 'copione' Usa secondo il passato, il che è ancora più avvilente e pericoloso. Per fortuna (o no) le cose stavolta sono come tu dici complicatissime e rischiosissime, e nemmeno la Nato sembra avventurarsi nell'impossibile "unilaterale" intervento. Forse da siciliano mi sgomenta una guerra mondiale proprio lì, ma comunque vorrei che ci fosse una qualche presa di distanza da parte di forze politiche consapevoli in Italia.<br />Puoi anche rispondermi sul mio blog..<br />ciao<br />Nicolanicola licciardellohttp://nicolalicciardello.wordpress.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-25269676869765293.post-23519165261375507952011-03-11T03:19:23.472+01:002011-03-11T03:19:23.472+01:00Ciao Alberto, come al solito un'analisi senza ...Ciao Alberto, come al solito un'analisi senza ombre. Anch'io sono decisamente contrario all'intervento USA-NATO, anche perché le strutture sociali libiche - fatte di clan e confederazioni tribali arabe etnicamente e religiosamente omogenee fra loro, non molto diverse da quelle della penisola araba da cui in gran parte provengono (la Libia è territorio di colonizzazione millenaria dei beduini Banu HIlal) - non potrebbero in alcun modo recepirlo strutturalmente, al di là dei più recenti e contingenti fatti coloniali. È anche questo, peraltro, che rende la situazione libica così diversa dai casi egiziano e tunisino, e l'organizzazione e la coesione militare della rivolta ne è un segno molto evidente. Quanto alla tua idea di eserciti disarmati che marciano verso Tripoli, che dire, aggiungimi alla lista dei visionari.<br />E grazie, come sempre.<br />StefanoAnonymousnoreply@blogger.com